a cura di Giovanna Ferro
In un momento storico così tragico e difficile voglio, con questo articolo, regalarvi un po’ di leggerezza. Vi porto nel magico mondo della Disney, in castelli fatati e immagini sognanti, tra regine e principesse, vi racconto le loro storie, il loro essere donne e ascolterete le loro voci.
La Walt Disney Company ha regalato al suo pubblico, fin dalla sua nascita nel 1923, una serie infinita di personaggi straordinari e molte rivoluzioni nel mondo dell’animazione, e non solo. Tra questi regali l’aver dedicato fin dal suo primo lungometraggio, quasi sempre, il centro delle proprie storie ad una protagonista femminile.
Da Biancaneve a Frozen la storia della Walt Disney è ricca di avventure, amori, amicizie valorizzate dalle canzoni create ad hoc per entrare nel cuore dei fan.
Canzoni indimenticabili che resteranno con noi per sempre e che per un attimo ci fanno tornare bambini, rendendo le canzoni e i suoni dei suoi film unici e riconoscibili.
Chi compone musica d’animazione lo sa bene: ogni nota è studiata per il singolo movimento del personaggio o dell’ambiente.
Il valore iconico delle canzoni disneyane è talmente forte che spesso è proprio quel dettaglio che rimane nella testa e nei ricordi delle persone.
Diventare adulti significa anche dimenticare qualche passaggio narrativo, ma ricordare perfettamente le parole della canzone del film Disney che abbiamo ascoltato per diversi anni durante l’infanzia.
Leggete, chiudete gli occhi, ascoltate e sognate…
BIANCANEVE
Il nome Biancaneve significa “con la pelle bianca come la neve”.
Dolcissima, bellissima e soave, Biancaneve non canta solo come un usignolo, ma con gli usignoli. Si fa amare da tutti: uomini, donne, bambini, animaletti, nani misantropi e un principe; solo l’altera regina cattiva la odia tanto intensamente da perderci la ragione. Biancaneve, principessa per diritto di nascita, incarna il modello disneyano classico.
Buonissima e paziente, sopporta gli strali del destino anche quando infierisce di più: da erede al trono finisce a fare la servetta per sette rudi minatori, mentre gli attentati alla sua vita si susseguono. Tutti, meno lei stessa, si prodigano per la sua sopravvivenza finché la deliziosa e inopportuna ingenuità della fanciulla la conducono alla morte, apparente.
Simbolo dell’eterno femminino (definizione felicemente concepita da Wolfgang Goethe), creatura dalla presenza quasi impalpabile, verso la quale qualsiasi pensiero carnale appare sacrilego: Biancaneve è l’indifesa per eccellenza, proteggerla è una missione da tramandarsi: prima il padre, poi i nani, infine il principe.
La sua bontà e la sua innocenza sono adorabili, ma la sua pura passività non è un grande esempio per le piccole donne che crescono.
ASCOLTO – Il pozzo dei desideri – https://www.youtube.com/watch?v=4B-p9oiQbBIk
CENERENTOLA
Cenerentola è la forma italiana del nome Cinderella, che deriva dal francese Cendrillon e che significa “fanciulla delle ceneri, fanciulla tra le ceneri”.
Disney sceglie la favola di Charles Perrault e, come è ormai nel suo stile, alla giovane orfana vessata dalla matrigna e dalle sorellastre, affianca una schiera di animaletti parlanti che la aiutano a trasformare i suoi sogni in realtà.
“Un sogno svelato non si avvera più”, perché dopotutto “i sogni son desideri”. Le parole di Cenerentola che si rivolge ai suoi amici uccellini al risveglio del mattino, apre ad una delle più iconiche canzoni Disney. I sogni son desideri, da un lato, è uno scacciapensieri per la protagonista, costretta a lavorare come sguattera per la matrigna e le sue sorellastre; dall’altro un accorato inno alla libertà di sognare un futuro migliore, nonostante il triste presente.
Walt Disney sceglie la favola di Charles Perrault e, come è ormai nel suo stile, alla giovane orfana vessata dalla matrigna e dalle sorellastre, affianca una schiera di animaletti parlanti che la aiutano a trasformare i suoi sogni in realtà.
Cenerentola diventa un classico dell’animazione insieme al castello disegnato per il film, ispirato a quello di Ludwig, il castello di Neustwanstein in Baviera, che diventa il simbolo della Disney ed è in seguito realizzato a grandezza naturale nel Walt Disney World in Florida.
La fiaba ha come tema il riscatto di Cenerentola, aiutata dalla Fata madrina, una creatura in grado di regalarle una serata magica con il tocco della sua bacchetta. Ma è la scarpetta di cristallo a cambiare per sempre la vita della fanciulla.
Il successo del film è dovuto anche alla colonna sonora e le canzoni di Cenerentola, tra cui “I sogni son desideri” e “Questo è l’amor”.
ASCOLTO- I sogni son desideri – https://www.youtube.com/watch?v=fDPR7iKifu8
AURORA
Aurora deriva dal sabino Ausel, nome di una divinità solare romana corrispondente alla dea greca Eos, ed ha il significato di “luminosa, splendente”.
La bella addormentata nel bosco è stata ampiamente rivalutata nel corso dei decenni, considerata una delle produzioni di punta all’interno dei Classici Disney.
Versione molto libera della fiaba di Charles Perrault, La bella addormentata nel bosco musicalmente è soprattutto ricordata per il canto della giovane Aurora nel bosco, al quale si aggiunge improvvisamente il principe Filippo, con la canzone “Io lo so”.
La musica, come gran parte dei temi musicali, è presa dal balletto La bella addormentata nel bosco di Ciajkovskij.
Aurora rappresenta, se possibile, un’involuzione rispetto a Biancaneve e Cenerentola.
La sua breve vita è in balìa delle decisioni del prossimo: viene maledetta per colpa dei familiari incauti, murata in casa per tutta la vita nella speranza di scongiurare il maleficio.
La principessa Aurora si distingue per il suo temperamento, venendo rappresentata in modo malizioso e meno docile rispetto alle già citate Cenerentola e Biancaneve.
ASCOLTO – So chi sei –
https://www.youtube.com/watch?v=2H59KXPx26M
ARIEL
Il nome Ariel deriva dall’ebraico e significa “leone di Dio”, nell’Antico Testamento è anche uno dei nomi della città di Gerusalemme.
La sirenetta Ariel dai capelli rosso vivo è la più giovane delle sette figlie di Re Tritone. Ha una grande passione per il mondo degli umani e vorrebbe poter vivere sulla terraferma.
In un ipotetico podio delle canzoni disneyane più conosciute al mondo, probabilmente non mancherebbe mai “In fondo al mar”.
Innamorata dell’aitante Eric, Ariel sogna una vita fuori dalle acque del mare. Sarà proprio con questa canzone che Sebastian cercherà di convincerla che in fondo al mar non si sta poi così male.
Grande successo di pubblico e critica per La sirenetta e per questa canzone, che vinse il premio Oscar, il Golden Globe nel 1990 e un Grammy Award nel 1991.
Anche se non è umana, è anche lei una principessa. Ci sono voluti trent’anni per imbattersi finalmente in una principessa Disney animata dalla ribellione, dalla curiosità e dallo spirito giovanile.
La Sirenetta si fa valere anche senza voce: la baratta con un paio di gambe umane che l’irresistibile furfante Ursula le dona; sebbene muta risulti più assertiva delle principesse classiche, tanto da conquistare l’amato nonostante l'”handicap”. Disubbidisce agli ordini dei genitori, è cocciuta e per fortuna non si dissolverà in spuma di mare: il lieto fine disneyano è inevitabile.
Ariel rappresenta, in ogni caso, un grandissimo passo avanti rispetto ad Aurora, per spirito di ribellione, intraprendenza e sprezzo del pericolo.
ASCOLTO- Come vorrei –
https://www.youtube.com/watch?v=h61TPnNc_4E
BELLE
Belle deriva dall’aggettivo latino bellus e significa “bella, graziosa”.
La passione di Belle, la ragazza più bella del villaggio, è quella di leggere e poter vivere le avventure narrate nei suoi libri. È una ragazza molto coraggiosa, altruista e riesce a vedere oltre le apparenze.
Una delle sequenze più romantiche del cinema d’animazione disneyano è coronata dalla splendida canzone omonima del titolo, cantata dal personaggio di Mrs. Bric e magnificamente interpretata da Angela Lansbury.
I testi di Howard Ashman sono un riassunto perfetto della relazione tra la giovane Belle e la Bestia, sfociata in un amore capace di sfidare l’impossibile.
La canzone de “La Bella e la Bestia” ebbe un successo clamoroso in tutto il mondo, suggellata dalla vittoria del premio Oscar 1992 alla miglior canzone.
Belle non è una principessa per diritto di nascita, ma è colta, finora di eroine Disney con un libro in mano se ne sono viste poche. La passione di Belle per le storie fantastiche, unita al suo status di emarginata, le hanno lasciato il desiderio di una vita avventurosa fuori dal suo piccolo villaggio. Non è sola graziosa è anche coraggiosa, tanto da sacrificarsi per il benessere del padre consegnandosi al suo posto alla spaventosa Bestia.
Belle è un’icona in cui si immedesimano tutte le donne che amano leggere perché è capace di interpretare i loro valori: l’amore per i libri e la cultura, l’ambizione di veder realizzati i propri sogni, la tenacia e la testardaggine senza però mai rinunciare alla propria femminilità e alla dolcezza.
ASCOLTO – E’ una storia sai – https://www.youtube.com/watch?v=ilrfvAkBnro
POCAHONTAS
Il nome Pocahontas significa “giocosa”.
E’ una principessa Algonquin, figlia del capo Powhatan, vive la sua vita rispettando la natura e gli animali, ma non sa ancora quale sia la sua strada.
E’ un rinfrescante esempio di bellezza femminile che rompe i canoni occidentali, riuscirà a dimostrare che l’amore è più forte dell’odio.
È la prima principessa a non avere un referente nelle favole bensì nella realtà: purtroppo la vera Pocahontas era una ragazzina indiana finita tra le grinfie dei coloni inglesi che la portarono in Inghilterra e la sfoggiarono come un fenomeno da baraccone finché non morì giovanissima.
Pocahontas è una ragazza forte, rispettata dai suoi cari, disposta ad agire per difendere quello in cui crede, in questo caso un affascinante ragazzo britannico, questa volta privo di nobili natali.
Come Ariel e Belle, dimostra frequentemente di sapersi confrontare con chi vuole abusare di lei, è sveglia e intelligente.
ASCOLTO – I colori del vento –https://www.youtube.com/watch?v=kBzmPILLmIU
ELSA e ANNA
Conosciuta maggiormente in Italia anche con il titolo inglese ” Let It Go / All’alba sorgerò” lo straordinario successo mondiale di “Frozen – Il regno di ghiaccio” è dovuto in buona parte anche all’incredibile canzone cantata dalla regina Elsa.
Ispirata alla fiaba di Hans Christian Andersen, la trama di Frozen racconta la storia di due principesse sorelle, Elsa e Anna, costrette a gestire i grandi poteri magici di Elsa, anche dopo la scomparsa dei genitori.
Elsa è una principessa che, nell’esatto momento in cui viene incoronata si ritrova nella schiera delle sovrane cattive della Disney. Come Grimilde o Malefica, è dotata di poteri spaventosi e non ha interesse amorosi, mentre Anna è una principessa ingenua. Quest’ultima viene presentata con tutti i crismi delle suddette: rimane orfana in giovane età, soffre in silenzio quando la sorella la allontana inspiegabilmente, si innamora di un principe, che si rivelerà un mascalzone imbroglione e perfido. Anna è soggetta a una sensibile evoluzione nel corso della pellicola: il suo è un percorso di formazione che la aiuta a prendere le distanze dalle prime principesse e a emanciparsi: per salvare la sorella, considerata una regina cattiva, intraprende un viaggio avventuroso.
Elsa non è cattiva, è un’outsider e può essere considerata alla stregua di Grimilde in quanto ostacola le velleità di principessa classica di Anna.
E’ presente una relazione protettiva e sicura tra le due principesse, le quali si differenziano per la vivacità, noncuranza delle regole e iperattività di Anna da un lato e per la posatezza di Elsa dall’altro.
Le due, insieme rompono definitivamente gli schemi, sfumando i confini tra eroina e antagonista.
ASCOLTO – All’alba sorgerò – Elsa https://www.youtube.com/watch?v=vaZYGX6BimI
ASCOLTO – Oggi per la prima volta – Anna https://www.youtube.com/watchv=gbvcQSHsJd
“La fantasia non ha età e i sogni sono per sempre” Walt Disney
Articolo scritto per culturalfemminile.com