recensione di Giovanna Ferro
La guerra non torna di notte è un romanzo di Vincenza Alfano, edito da Solferino nel 2023.
Non solo un romanzo storico, ma soprattutto il racconto intimo ed emozionale di una donna, le sue lotte, le sue contraddizioni, la sua rinascita
“Difendermi , dovevo difendermi dalla sopraffazione che chiunque poteva in quel tempo esercitare su di me. Perfino io stessa potevo annientarmi con l’inseguire la mia passione. Ero la mia peggiore nemica. Dovevo neutralizzarmi.”
Il libro
È la storia di Cenzina, di una donna e della sua famiglia e degli eventi tragici accorsi dopo l’armistizio dell’8 settembre del 1943 nella città di Napoli.
Orfana di padre, viene affidata dalla madre, povera e anaffettiva, ad uno zio che poteva garantirle un vita agiata e serena. Di questo ‘abbandono‘ Cenzina ne ha portato sempre le ferite.
Bambina talentuosa. Grazie allo zio si diploma in pianoforte, coltivando il sogno di poter diventare una grande musicista. Ma ben presto Cenzina deve rinunciare alle sue aspirazioni, perchè va in sposa a Pasquale, un agiato pasticciere della zona, e non potrà più dedicarsi alla sua musica.
“ Al matrimonio mi ero adattata con l’ubbidienza e la rassegnazione delle ragazze di buona famiglia che non hanno il diritto di scegliersi il futuro. L’educazione diventa una forma di ipocrisia.[…] Mi ero voluta convincere di essere felice.”
Cenzina quel matrimonio proprio non lo voleva, ma si era dovuta adattare, come succedeva alle ragazze di buona famiglia, e rassegnarsi ad una vita che le aveva ‘privato il diritto di scegliere‘.
Nell’agosto del ’43 Napoli viene bombardata dalle forze anglo-americane e Cenzina con le sue bambine, Sofia e Anna, è costretta ad abbandonare la sua casa per una in un condominio in Largo Sermoneta, la ‘casa del mare‘, come lei stessa la ribattezza, perchè, fuori, quel mare non le era mai stato così vicino, nel quale poteva affogare ricordi e pensieri. Ma fuori imperversa anche la guerra.
‘Sentirsi estranei a casa propria’, questa è la sensazione dei napoletani, quando al suono delle sirene devono sgattaiolare fuori dalle loro case, come ladri, per raggiungere i rifugi.
Nel condominio di Largo Sermoneta sono nate delle amicizie e una complicità emotiva che derivava dal timore della guerra e dalla paura di morire. Questo non impedirà loro di sfidare i tedeschi, nascondendo due ebrei polacchi in fuga, pur consapevoli del pericolo che correvano, se li avessero scoperti. A questo atto di coraggio, ne seguì la convinzione che si doveva far qualcosa per liberare la città dai soprusi e dalle barbarie dei nazisti.
Riunioni clandestine nell’androne del palazzo, in cui tutti esprimevano il loro disprezzo per il fascismo, ma c’era anche chi, come il marito di Cenzina, era dalla parte dei fascisti, e questo creò un’ombra tra loro. I tedeschi non ci stavano ad arrendersi, ma non sapevano che popolo avessero difronte.
“ Adesso non ci stavamo, a subire un’ onta che sembrava indelebile. Una pagina di un libro di storia che nessuno avrebbe potuto cancellare. Adesso no. Questa volta, no. E soprattutto, a dire “no” furono le donne che non avevano mai avuto diritto di pensare, di parlare, di lavorare.”
È la guerra delle donne quella che tra il 27 e il 30 settembre del 1943 segnerà una delle pagine più importanti e dilanianti della nostra storia: le Quattro giornate di Napoli.
Cenzina si unisce a loro, che imbracceranno i fucili e saranno fondamentali nell’insurrezione contro i tedeschi. Tra loro anche ‘quella‘ Maddalena Cerasuolo che a soli vent’anni non conosceva la paura.
“<<Jatevenne!>> urlarono tutti. Forse per farsi coraggio. Forse per sentirsi uniti in quella lotta. E <<Jatevenne!>> diventò la parola d’ordine di tutti i napoletani. […] <<Jatevenne!>>Quella voce era vento. “
Napoli esplode. L’orgoglio e la disperazione dei napoletani libera la città dal nemico tedesco.
La guerra non torna di notte
è un romanzo coinvolgente, emozionante, con uno stile pulito ed elegante, descrive i fatti con delicata accortezza e dovizia di particolari.
L’autrice Vincenza Alfano raccoglie storie e ricordi della sua infanzia, narrati dalla nonna Cenzina e ne fa un libro straordinario, consegnandoci non solo una sanguinosa pagina del secondo conflitto mondiale, ma raccontandoci soprattutto del coraggioso riscatto personale di una donna.
Sin da bambina Cenzina ha subìto ‘strappi‘: l’allontanameno dalla madre, vivendolo come una sua colpa e la paura di aver ereditato da lei l’incapacità di amare; svanisce il sogno di diventare una pianista e non poter condividere la sua musica con altri; l’abbandono delle case che l’hanno accolta, vissuto come una rottura della propria identità, pur adattandosi ad ogni condizione sociale.
Poi c’è Napoli e quel senso di appartenenza che l’accompagna in tutte le sue decisioni. Non l’ha mai lasciata, la sua città, neanche sotto ai bombardamenti più cruenti, mettendo a rischio la vita. Non si sarebbe mai privata dei suoni e degli odori dei vicoli, del mare che rifletteva i colori del suo stato d’animo.
Napoli l’avrebbe protetta, come fa una madre con i suoi figli.
“Non ero un’eroina, ma ero pronta a combattere. Mi sentivo padrona di una mia scelta per la prima volta. Libera. Cercavo un riscatto da tutte le paure che mi avevano addomesticata.”
La voce narrante femminile silenziosa, rassegnata, destinata, sofferta dell’inizio, di pagina, in pagina esplode nel desiderio e nella consapevolezza, finora taciuta, di dare un senso alla sua esistenza, con una forza che neanche Cenzina pensava di avere.
La guerra non torna di notte è la storia di un’emancipazione femminile, di una continua e tortuosa scoperta interiore, ma è anche il racconto di una bella e dolorosa storia di Napoli narrata dal punto di vista di una donna.
Giovanna Ferro
L’Autrice
VINCENZA ALFANO, napoletana, è scrittrice, giornalista, docente di italiano e latino. Collabora con la pagina culturale del «Corriere del Mezzogiorno», dove scrive di libri e di eventi culturali con interviste ad autori e personaggi di rilievo. Si occupa di consulenza editoriale e scouting letterario e ha fondato e conduce l’Officina delle parole, laboratorio di scrittura creativa presso la libreria IoCiSto.
È curatrice di antologie in cento parole per L’Erudita. Ha pubblicato Via da lì (Boopen Led, 2010), Fiction (Photocity, 2011), L’unica ragione (Homo Scrivens, 2012) e il saggio A Napoli con Maurizio de Giovanni (Giulio Perrone Editore, 2015). I suoi ultimi romanzi, Balla solo per me (Giulio Perrone Editore, 2016) e Chiamami Iris (L’Erudita, 2018), sono entrati nella classifica dei libri de «la Lettura» del «Corriere della Sera» nel 2016 e nel 2018.Il suo romanzo Perché ti ho perduto (Giulio Perrone Editore 2021), da cui è stato tratto il film per la tv Folle d’amore, prodotto da Rai fiction e Jean Vigò per la regia di Roberto Faenza.
Dettagli del libro
Titolo: La guerra non torna di notte
Autore: Vincenza Alfano
Edizioni: Solferino, 2023
Pagine: 208
Prezzo: 16,50 €
Link di acquisto
https://www.amazon.it/guerra-non-torna-notte/dp/8828213043