a cura di Giovanna Ferro
Un sorriso per chi soffre, una magia natalizia, tra leggenda e realtà, un tema fortemente attuale e tanto altro ancora troverete tra le pagine dei libri qui suggeriti
Ricoclaun – Il Sorriso che cura: viaggio nella magia della clownterapia – di Rosaria Spagnuolo, edito da Ianieri nel 2024
pagg. 188 –19,00€
Una storia che racchiude tante storie. Un libro che raccoglie alcune delle esperienze, delle attività e dei progetti realizzati dalla Ricoclaun Odv dal 2004 a oggi, raccontate da volontari, pazienti, infermieri e medici, ma soprattutto da chi l’Associazione l’ha voluta fortemente.
Ricoclaun nasce da un dolore profondo, dalla volontà di un bambino di nome Eric di donare sorrisi a piccoli pazienti come lui, che vivono la straziante esperienza ospedaliera. Mamma Rosaria ha mantenuto la promessa, è diventata un clown per il suo piccolo angelo. Ora è clown Eric e insieme a tanti volontari dell’Associazione portano sorrisi e speranze nei diversi reparti ospedalieri, nelle case di riposo, nelle carceri, in quei luoghi dove il dolore può essere plasmato solo con una parola gioiosa e da tanto conforto.
L’Associazione di volontariato Ricoclaun di Vasto compie vent’anni. Anni di formazione, di progetti importanti, di scambi di esperienza con altre associazioni in tutta Italia.Il coraggio di una madre nel momento più devastante della sua vita si trasforma in dono, nella volontà di offrire un sorriso a chi soffre, in modo emozionante e totalizzante.
I racconti del libro sono intervallati da testi poetici e citazioni sul sorriso e sulla clowterapia.
Tutto il ricavato del libro sarà donato alla Ricoclaun per finanziare tanti progetti di clown terapia
Ribellarsi alla notte – Una storia di Natale- è un romanzo di Mimmo Muolo edito da Paoline Editoriale Libri nel 2024
pagg. 216 – 15,20€
È il toccante racconto di un miracolo, una lettura che si dipana tra luci, ombre, dubbi e segreti.Una scrittura scorrevole che narra in modo sobrio, mai sdolcinato, ma elegante, la trasformazione di emozioni e di sentimenti celati o semplicementi sospesi. Molto spesso presi dalla routine quotidia, dalla frenetica esigenza di raggiungere un obiettivo, dimentichiamo il nostro centro. Quando non si trova più via d’uscita, pensiamo di affidare la nostra causa a una forza superiore, confidando nell’aiuto di Dio. Un Dio che spesso dovremmo riconoscere dalle piccole cose e che in questo libro porta il nome di Antonio.
La lettura del libro ci induce a compiere una profonda riflessione: quanto in una società inconsistente, che vive di ‘solitudini di gruppo’, sentimenti irrisolti come l’afflizione, la tristezza, la rabbia, la paura, l’inquietudine possano tormentare fino a travolgere la vita dell’essere umano? Forse basterebbe riprendere con coerenza i propositi positivi, confrontandosi con gli altri e con la propria identità, consapevolmente guidati dal proprio istinto ancestrale.
Mimmo Muolo in questa storia si è ispirato a un caso di cronaca avvenuto nella notte tra il 28 e il 29 dicembre 2022, quando la statua in terracotta di Gesù Bambino fu trafugata dal presepe di piazza Duomo a Firenze e poi ritrovata.
La Madre del Vento è un romanzo breve di Emma Fenu, edito da Gli scrittori della porta accanto-PbMe,nel 2024
pagg. 142 – 13,00€
È una narrazione potente, di anime belle e tormentate. È la ricerca delle proprie radici attraverso ombre del passato proiettate tra leggenda e realtà. Il mito della Madre del Vento si trasforma in un’entità personificata, che diventa presenza costante, mite e caritatevole, non devastante e definitiva, condizionando la vita della protagonista.
La scrittrice porta alla luce un tema scottante: la naturalezza con cui una volta le donne venivano rinchiuse in manicomio, non per conclamata malattia mentale, ma bastava che esse si ribellassero al proprio ruolo oppure fossero adultere, ragazze madri o donne che avessero dei poteri particolari. Un destino atroce al quale nessuno si opponeva, approfittando della debolezza e della disperazione del momento.Quanto incide nella vita di una persona un pregiudizio, un trauma, la mancanza di un affetto importante, la comprensione, l’ingiustizia: ce lo siamo mai chiesti?
La lettura di questo romanzo intenso, appassionato e struggente, sconvolge e coinvolge per l’intensità delle emozioni che trasmette dalla prima all’ultima pagina.
Come arcipelaghi è un romanzo di Caterina Perali edito da Neo.edizioni nel 2024
pagg. 160 – 15,20€
È un romanzo di forte impatto che affronta il tema della maternità e della famiglia monogenitoriale.
Caterina Perali affronta in maniera delicata, ma incisiva, una tematica che attiene a moltissime donne: la Procreazione Medicalmente Assistita. Fa riflettere soprattutto sul desiderio di essere madre e come per una donna single, laddove il naturale concepimento non c’è, questo progetto possa diventare un calvario fisico e psicologico.
Come arcipelaghi è un romanzo dedicato alle donne e alle coppie che sempre più spesso sono costrette ad “emigrare” per poter realizzare il desiderio di diventare genitori, ma può sensibilizzare anche quei legislatori ciechi e insensibili. Ci vuole grande forza d’animo, determinazione e resilienza per affrontare un percorso medicale duro e, perchè no, anche molto oneroso economicamente.Le donne del libro, ognuna con la propria storia, spiegano perchè scelgono la procreazione assistita, dando voce a tante altre che agli occhi di molti sono invisibili.
Lo studio, la ricerca, le interviste e l’esperienza personale della scrittrice conferiscono al romanzo una lettura profonda e stimolante, anche dal punto di vista puramente scientifico, toccando corde che in qualcuno sono rimaste sin ora sopite. Un libro sicuramente che lascia nel lettore tanti punti di domanda e di riflessione che vanno oltre le convinzioni sociali.
La guerra non torna di notte è un romanzo di Vincenza Alfano, edito da Solferino nel 2023
pagg. 208 – 15,68€
È la storia di Cenzina, di una donna e della sua famiglia e degli eventi tragici accorsi dopo l’armistizio dell’8 settembre del 1943 nella città di Napoli.
Sin da bambina Cenzina ha subìto “strappi”: l’allontanameno dalla madre, vivendolo come una sua colpa e la paura di aver ereditato da lei l’incapacità di amare; svanisce il sogno di diventare una pianista e non poter condividere la sua musica con altri; l’abbandono delle case che l’hanno accolta, vissuto come una rottura della propria identità, pur adattandosi ad ogni condizione sociale.
Poi c’è Napoli e quel senso di appartenenza che l’accompagna in tutte le sue decisioni. Non l’ha mai lasciata, la sua città, neanche sotto ai bombardamenti più cruenti, mettendo a rischio la vita. Non si sarebbe mai privata dei suoni e degli odori dei vicoli, del mare che rifletteva i colori del suo stato d’animo.Napoli l’avrebbe protetta, come fa una madre con i suoi figli.
La voce narrante femminile silenziosa, rassegnata, destinata, sofferta dell’inizio, di pagina, in pagina esplode nel desiderio e nella consapevolezza, finora taciuta, di dare un senso alla sua esistenza, con una forza che neanche Cenzina pensava di avere.
La guerra non torna di notte è la storia di un’emancipazione femminile, di una continua e tortuosa scoperta interiore, ma è anche il racconto di una bella e dolorosa storia di Napoli narrata dal punto di vista di una donna.
Giovanna Ferro