a cura di GIOVANNA FERRO
Bologna Jazz Festival: 28 ottobre – 16 novembre 2021
Bologna, Ferrara, Modena, Forlì
a cura di Giovanna Ferro
Bologna ha ospitato sedici edizioni di uno dei primi e forse più importanti Festival Internazionali del Jazz.
Il 28 ottobre si è aperta l’edizione 2021 del Bologna Jazz Festival, kermesse musicale che va oltre i confini della città, coinvolgendo le province di Modena, Ferrara e Forlì.
Il genere musicale era coltivato, già nel 1938, da un gruppo di giovani che era solito ritrovarsi nel negozio di dischi di Borsari per ascoltare e acquistare le novità musicali d’oltreoceano.
II soci dell’ Hot Club di Bologna, dedicato agli appassionati di musica jazz e il Circolo del Jazz, riuscirono negli anni seguenti ad organizzare alcuni concerti con le stelle americane: nel 1950 Benny Goodman al Teatro Medica, il J.A.T.P. con Ella Fitzgerald e Oscar Peterson al Teatro Duse nel 1953, il complesso californiano di Gerry Mulligan sempre al Duse nel 1956.
Da allora Bologna divenne un punto di riferimento per tutte le band e i solisti americani più celebri.
Contemporaneamente, iniziarono a formarsi le prime jazz band cittadine: particolare importanza ebbe la Criminal del clarinettista Pupi Avati, poi divenuta Doctor Chick Dixieland Orchestra e, nel 1959, Rheno Dixieland Band.
Manager, di tutto ciò, era il giovane Antonio “Cicci” Foresti, destinato con Alberto Alberti ad avere un ruolo determinante per gli sviluppi della musica jazz a Bologna.
Nel 1953 Alberti aprì il Disclub, primo negozio in Italia dedito esclusivamente a dischi di jazz d’importazione, ideando concerti indimenticabili e fungendo anch’esso da manager per l’Europa di grandi nomi jazzistici.
Furono proprio Alberti e Foresti, pochi anni dopo, a creare il Festival Jazz di Bologna.
La Strada del Jazz, il crocevia tra le strade centralissime di Via Orefici/Caprarie richiamava i più grandi nomi del Jazz mondiale esibitisi a Bologna, come Chat Baker, Thelonius Monk, Ella Fitzgerald, Duke Ellington e il nostro amatissimo Lucio Dalla.
Bologna è, senza ombra di dubbio, una realtà nel panorama del jazz nazionale ed internazionale.
Il Festival, già in corso, si concluderà il 16 novembre: dai live nei teatri ai club cittadini, si alterneranno artisti di fama internazionale.
Il concerto inaugurale del Festival, del 28 ottobre, si è tenuto alla Cantina Bentivoglio, il club cittadino dalla più lunga tradizione jazzistica, con l’incontro tra Ada Montellanico, una delle protagoniste del canto jazz italiano, e il tubista francese Michel Godard.
Il Camera – Jazz & Music Club, con la sua solida fama di roccaforte del jazz mainstream statunitense, ha ospitato, il 28 e il 29 ottobre, due serate con il trombettista Jim Rotondi in quartetto.
Quest’anno il Bologna Jazz Festival rende omaggio a Steve Grossman, a un anno dalla sua morte: uno dei musicisti statunitensi che, nel corso degli oltre vent’anni trascorsi a Bologna, ha contribuito a formare molti dei più interessanti musicisti emersi in Emilia. Nel suo ricordo, una serie di concerti live e altre iniziative si sono susseguite, tra il 29 e il 31 ottobre, tra cui il “Tributo a Steve Grossman” della Bentivoglio All Stars al cui nucleo, un ottetto con ben quattro sax tenori, si sono aggiunti, come ospiti speciali, Jimmy Villotti e Valerio Pontrandolfo.
Uno dei concerti di punta del Festival, è stato quello del 1 novembre, tenuto all’Auditorium Manzoni da Paolo Fresu, che con la sua formazione all stars, omaggia, in grande stile orchestrato attorno alla tromba, David Bowie.
ll 9 novembre al Teatro Duse sarà la volta di John Scofield e Dave Holland, due campioni dei rispettivi strumenti, chitarra e contrabbasso; Gonzalo Rubalcaba, al piano con la cantautrice Aymée Nuviola si esibiranno il 14 novembre all’ Auditorium Manzoni, che interpreteranno un’introspettiva musica afro-cubana, quella dei ritmi di ballo e delle melodie che richiedono tutta la passione di cui i due musicisti sono capaci.
Al Bravo Caffè è di scena uno dei massimi del jazz italiano, il sassofonista Stefano Di Battista in quartetto con un omaggio a grande Ennio Morricone.
Uno spazio è dedicato al jazz cittadino, con il debutto del Laboratorio Orchestrale Bologna in Jazz, che affianca noti professionisti e allievi del Conservatorio bolognese, diretti da Michele Corcella.
Modena conferma la sua vocazione nella tradizione, ma con spunti di modernità ospitando il duo che affianca il trombettista svizzero Franco Ambrosetti e il pianista Danilo Rea, il 13 novembre al Teatro Michelangelo; anche i concerti principali di Jazz a Forlì, vengono inseriti nel cartellone del Festival bolognese.
Oltre ai numerosi eventi concertistici, il Bologna Jazz Festival propone interessanti contenuti didattici, workshop, lezioni-concerto, presentazioni editoriali.
Il Progetto Didattico “Massimo Mutti”, dedicato al ricordo del fondatore del Festival bolognese e realizzato grazie al contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, che si articola in varie sezioni, è giunto alla nona edizione.
Anche quest’anno il Festival porta avanti il suo impegno in ambito sociale e in collaborazione con il MAST, riserva 100 posti gratuiti per i concerti principali del festival a medici e operatori sanitari dell’Emilia-Romagna.
Dopo un lungo periodo di silenzio, la musica riparte e torna a farsi sentire alla grande. Tornano i concerti live, il contatto umano con il pubblico, quello che a tanti artisti è mancato negli ultimi tempi.
Bologna Jazz Festival è un condensato di musica, parola, teatro e arte figurativa, e va oltre. E’ scuola, editoria ed impegno sociale.
Per gli amanti del Jazz e per chi volesse ascoltare grandi nomi ed artisti emergenti, può consultare il programma del BJF nel link allegato:
Articolo del 2 novembre 2021 per Culturalfemminile.com