a cura di Giovanna Ferro
Venerdì 18 giugno si è aperto il Salerno Letteratura Festival.Nel magico scenario dell’atrio del Duomo di Salerno, ad inaugurare la prima serata della nona edizione è il Premio Nobel per la Letteratura Olga Tokarczuk .
“La cultura rende liberi. È una sorta di enorme contenitore pieno di idee e immagini da cui incessantemente traiamo la nostra forza”
Polacca, 59 anni, la scrittrice Olga Tokarczuk ha ricevuto il Nobel per la Letteratura 2018, consegnatole nel 2019.In un discorso pubblico ha denunciato l’antisemitismo e il colonialismo della storia polacca. Ha rifiutato la cittadinanza onoraria della Bassa Slesia, la regione polacca dove vive, per non condividerla con l’altro premiato, un vescovo ostile all’omosessualità. Di recente ha firmato, tra l’altro, un appello a Putin per la salute dell’oppositore Aleksej Navalny, in carcere:“Da sempre sostengo ogni appello per porre fine alle persecuzioni”Identità e metamorfosi sono i temi principali della sua scrittura.Tokarczuk debutta nel 1989 con la silloge di poesie Miasta w lustrach, mentre la sua prima opera in prosa è Podróż ludzi księgi, uscita qualche anno dopo.È tra le scrittrici polacche più tradotte nel mondo, è stata finalista al National Book Award e nella sua carriera ha vinto numerosi premi, tra cui il Man Booker International Prize 2018 con I vagabondi (titolo originale Bieguni, pubblicato da Bompiani con la traduzione di di Barbara Delfino). I vagabondi è un’opera che mescola generi e stili diversi, raccontando molteplici storie che danno vita a un testo dal quale emerge il senso del peregrinare degli uomini sulla terra.La prima casa editrice italiana ad accorgersi di lei è e/o, che nel 1999 pubblica Dio, il tempo, gli uomini e gli angeli, in seguito proposto da nottetempo con un nuovo titolo, Nella quiete del tempo, con il quale la scrittrice si aggiudica uno dei più prestigiosi riconoscimenti polacchi, il Premio della Fondazione Koscielski.Casa di giorno, casa di notte (Fahrenheit 451), Che Guevara e altri racconti (Forum), L’anima smarrita (TopiPittori) e Guida il tuo carro sulle ossa dei morti (nottetempo) sono le altre opere dell’autrice che possono essere lette in italiano.I suoi libri affrontano temi come l’appartenenza, le radici, il viaggio e l’attaccamento ai luoghi. Le sue storie, spesso ambientate in territori a cavallo tra la Polonia, la Repubblica Ceca e la Germania, hanno qualcosa di mitologico ed esistenziale, e invitano chi legge all’introspezione e alla riflessione.